sabato 8 maggio 2010

Rosemary Plexiglas


Forme nuove forse inventerò
Illumino di plexiglas le mie sculture jazz
Che sono come me
Che sono dentro me

Onde ctonie: sopravviverò
Illumino di plexiglas le mie prigioni noir
Che sono come me
Che sono dentro me

Domandomi
Plasmandomi
Io sopravviverò
Illumino di plexiglas milioni di poesie
Che muoiono con me
Che sono dentro me
Che suonano con me
Che sono dentro me

Forme nuove forse inventerò
Illumino di plexiglas

( Scisma / Rosemary Plexiglas 1997 )

Sono rimasto costretto in una cella per un bel po’, troppo tempo forse oppure non abbastanza. Forse non abbastanza perché il mondo fuori mi stupisca ancora.
Eppure ho bisogno di forme nuove.
Ho avuto molto tempo, tempo speso male, ma spendere il tempo non è cosa facile. Parlare del tempo nemmeno. Vivere oltre un respiro non è cosa facile.
La miglior forma per apprezzare il tempo è non parlarne e goderselo.
Quello di cui ho bisogno è di forme nuove.
Per adesso niente di nuovo. La primavera sembra un calmo autunno, il verde cresce alto e libero, le strade sono vuote e i bar sono pieni. Pieni di aperitivi, di chiacchiere e di attese.
Io, sono costretto alla calma. Forse potrebbe rivelarsi anche una buona strategia, forse è poco, ma è già qualcosa.
Fuori non è cambiato molto. C’è gente frenetica che fa salti mortali, che parla a vanvera, che abbaia ma non morde. Il solito viavai che fa finta di avere un’organizzazione ma in fondo è solo caos e routine. Fuori non è cambiato nulla.
Vedo le solite cose, le solite persone. Quello che cerco di dire è che non c’è bisogno di volti nuovi, solo di rinnovarsi un po’. Mi piacerebbe vedere le solite persone che cambiano, le solite cose che si trasformano e invece vedo solo contenitori che invecchiano, anima compresa.
Contenitori pieni di esperienza espressa male e di passioni sottomesse all’ordine del giorno.
La maggior parte delle persone preferisce invecchiare invece che crescere.
Decidere di invecchiare mi sembra la cosa più sbagliata.
Questo è tutto quello che non vorrei essere. Questo è tutto quello che non vorrei vedere.
Ma non posso permettermi di fare una cronaca stupida e noiosa o idealizzare qualcosa di migliore per tutti.
Credo di vedervi bene nel profondo. Vi vedo e so cosa avete nello stomaco e nelle viscere. Ma non sarò così arrogante a rivelare le mie scoperte quanto voi nel negare voi stessi.
Ora basta. Anche io dico le solite cose e non mi va più.
Credo di avere poco fiato. Mi servirà risparmiare un po’ di respiro.

Domandomi
Plasmandomi
Io sopravviverò


E in fondo non mi va di abbaiare.

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