martedì 26 aprile 2011

Addio pagliaccio

E così te ne vai, senza un ghigno, senza un sorriso, senza nemmeno l’ultima battuta. Te ne vai e basta, senza chiedere congedo. Molti si aspettavano un saluto, una tua illuminazione, un declino da poter commentare. Niente di tutto ciò, nessun rispetto per il pubblico. Te ne vai, senza nemmeno salutare. È dura intrattenere gli astanti, è dura ridere e far ridere, dare attenzione ed elemosinarne un po’. I migliori sorrisi non sono mai stati colti, le pause più importanti non sono mai state ascoltate. Sotto il naso rosso di gomma non si noterà mai il sangue, né l’emozione sotto al cerone, rimmel e lacrime si confondono nel trucco di un attore che non sarà mai preso sul serio solo perché tutti si aspettano che farà ridere. Addio pagliaccio, addio.

1 commento:

maielvin ha detto...

Io per ora chiudo la porta.