Mormora l’aria di attesa,
di gente imbalsamata sulle sedie,
di ritardi previsti e volti inattesi…
Voci
Cellulari
Urla
Bambini annoiati senza zucchero filato
Bambini felici sulle spalle di papà
Le file si allungano e s’incrociano, tutti in cerca del posto migliore.
Disarmonico caos che prende fiato e si accorda come una grande orchestra prima dell’inizio dell’Opera
Gli archi vincono il frastuono e la bacchetta batte un imperativo
Silenzio!
Poi le luci
La folla è quasi muta
Carica!!!
Boom, boom, boom, boom
Esplode il palco
È l’uomo venuto dai Balcani
Vestito di elegante candore, con la faccia simpatica e le rughe da povero diavolo
Boom, boom, boom, boom, boom
Boom, boom, boom, boom, boom
E urla, canta, suona e beve whisky a non finire
Resta seduto nel suo completo bianco e sbatte i piedi, i bicchieri e la musica in piena libertà
Boom, boom, boom, boom
Esplodono i fiati come i cannoni sulle montagne
Sparano come i fucili nelle città disarmate
Un pensiero al sangue versato
Un pensiero al presente e uno al futuro
Boom, boom, boom, boom, boom
Boom, boom, boom, boom, boom
Esplode il palco con tutta la banda
Carica l’uomo grancassa col suo punteruolo di ottone e il suo ritmo folle
Bucano l’aria le voci delle coriste, addobbate in un indecifrabile costume tradizionale
Boom, boom, boom, boom
Un altro giro
Un altro bicchiere
Un brindisi al sangue versato
Un brindisi al presente e uno al futuro
Boom, boom, boom, boom, boom
Boom, boom, boom, boom, boom
Esplode la folla
Si svuotano le sedie
Impazziscono i vecchi e ballano e saltano più dei ragazzini
Si rompe il rigore
Vince il ritmo su tutto e su tutti
Vince la musica sui fucili
Follia contro follia
Boom, boom, boom, boom
Esplode la piazza
Ancora un urlo dal palco
Tutti vanno via col sorriso sulla bocca e nella orecchie musica sopravvissuta all’inferno della guerra
Grazie Mr. Goran Bregovic
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