Feigning crazy when the sky breaks
And so been trying me so hard
But I hope we laugh all day
So let's be missing right before dawn
( The Sea and Cake / The Biz 1995 )
Sono stanco. Stanco della routine, degli attacchi, delle insinuazioni, della falsità, del compromesso come unica soluzione alla sopravvivenza. Sono stanco e non dico nulla. Stanco di dire la mia, di essere sempre in disaccordo, di essere sempre lontano da tutti e da me stesso. Mi sveglio dai sogni e non distinguo la realtà. I sogni sono duri, la realtà è ridicola. Sono stanco di consumare energie e sprecare tempo. Ci vorrebbe un tuffo in equilibrio, un po’ di zen senza chiamarlo per nome. Una sorpresa senza illusione, un biscotto allo zenzero e zero giudizi universali. C’è bisogno di calma, di attenzione e invece no, corriamo tutti appresso al niente, al non si sa bene cosa. Qualcuno parla di successo, di benessere, di realizzazione, di fama. Qualcun altro di amore ma poi…
Sono stanco di maltrattare un foglio di carta virtuale anche se questo mi da piacere per un po’ e non è una cosa che posso dire a tutti. Forse è una cosa che non dovrei dire e basta.
Sono stanco di guardare il cielo, un puntino solitario che osserva l’immenso vuoto che riflette il mare e gli abissi. No dottore! Non le voglio le medicine. Non so che farmene di queste cure. Non mi serve una diagnosi. Lo dico da me, sono matto e non è male. Non saprei essere differente in nessun modo. No Dottore! La sua scienza è un’analisi sbagliata. La cura non mi appartiene. Sono stanco di essere corretto e di sentirmi dire che sono sbagliato. La mia direzione ha bisogno di andare per dove mi porterà. Sono stanco di certe attenzioni. Sono stanco delle strategie, di portare i conti e non contare proprio nulla. Sono stanco delle buone maniere di convenienza. Non ne voglio di baci falsi confezionati per un po’ di veleno. Niente medicine, solo cose inutili e speciali.
Nessun commento:
Posta un commento