mercoledì 9 febbraio 2011

Lunghe passeggiate per combattere la depressione

Il frastuono dei fiori dispersi nei campi come macchie di colore, il silenzio delle auto che vanno a 70KmH, motori vecchi e fumanti, l’indifferenza dei passanti e il mistero del via vai dai negozi, i bar, le scuole.
Resta soltanto un’indefinita quantità di strada da fare senza nessuna meta. Solo la strada, tantissima strada e non c’è tempo che tiene. Sole, pioggia, vento, nessuna stagione è preferibile alle altre.
Lunghe passeggiate contro la depressione, senza mai salutare, senza mai guardare in faccia a nessuno, senza una sosta e nessuna parola da dire. L’infinito della strada da fare a piedi, salite di asfalto grigio consumato e malconcio e poi un pensiero orribile, uno strazio senza fine e uno scatto. Correre a perdifiato finche i polmoni non si spaccano, sudare, affannarsi e riprendere a camminare senza mai una sosta. L’adrenalina che blocca la mente e l’affanno come prova dell’inutilità. Lunghe passeggiate solitarie con la depressione. Vestirsi di nero, occhiali scuri e qualche volta un iPod per distrarsi. Lunghe passeggiate contro la depressione e la depressione non se ne va.
Lo vedi il punto A, non esiste. Lo vedi il punto B, non esiste. Tra il punto A e il punto B un’infinità di punti che non esistono e tutto questo per sentirsi dire che questa è la realtà.
Sentirsi un po’ malati ma senza speranza di cura e l’unica cosa che rimane è la strada, vuota, piena di niente e di gente che vale come niente. Case tutt’intorno che sono come niente, alberi e tralicci, animali morti e squarciati che restano lì fino a che gli avanzi non si riducono a piccoli pezzetti informi e indistinti. Lunghe passeggiate per combattere la depressione fatte per stancare le membra e le ossa, affinché l’ossigeno possa servire solo a riprendere un po’ di forza per raggiungere il sonno, il meritato riposo dall’inutilità. Lunghe passeggiate contro la depressione e la depressione non va via. Lunghe passeggiate e tanta strada da fare. Lunghe passeggiate, lunghissime, inevitabili come una droga. Rimane solo la strada che non fa mai domande e che non da soluzioni. Lunghe passeggiate contro la depressione che non basteranno mai.

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