Tra il dire e il fare ci sono io che farnetico parole crociate, crociate di parole che lottano per un dio a tempo determinato, gente confusa che parla a vanvera, stralci di sogni interrotti, segmenti di vita perduti, ricordi da non ricordare, pensieri che vengono schiacciati dal passato e dal futuro e rimangono senza presente, occhi che supplicano bugie perché sanno di mentire, ma lo chiedono nel modo più sincero che conoscono, gente che lavora per divertirsi, gente che ha come lavoro il divertimento altrui, persone in bocca ad altre persone, che fanno, dicono, e mostrano cose solo per il piacere di altre bocche, menefreghisti senza bussola, emigranti dell’anima sempre pronti a partire, inguaribili romantici col polso duro e il letto morbido, una nuova vita, una nuova città, una nuova storia vecchia e risaputa, e poi ci sei tu, che non so nemmeno chi sei, se ci sei e forse non sei nemmeno tu.
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