Perché ho bisogno di sensazioni forti.
Perché mi sento o troppo allegro o troppo triste. Perché voglio tutti i colori e poi, alla fine, scelgo sempre un bianco e nero che ha stile. Uno schizzo bizzarro. Qualcosa che squarcia il mondo senza dettami.
Geometricamente indipendente.
Perché sono esagerato a modo mio. Dall’altra parte cerco la semplicità, e nella semplicità il modo migliore per vivere e per contraddirmi. Perché mi ci vuole un parametro che possa amare e odiare allo stesso tempo. Ho bisogno di piccole rivoluzioni. Di sfidarmi senza mostrare agonismo. Di essere il primo e sentirmi come l’ultimo.
Devo cambiare sempre e ogni volta vacilla una paura che devo superare. Supererò anche questa prima della prossima rivoluzione. Posso spiegarti la mia vita, ma sarebbe inutile. Preferisco parlare di me come di qualcun altro. Preferirei non parlarne. Preferisco uno scontro romantico con la vita. Supererò pure questo prima della prossima rivoluzione. E questo taglio rosso e caldo implica solo un silenzio.
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