Ogni momento sembra quello sbagliato, ogni passo un azzardo, ogni acquisto affrettato, ogni scelta la meno intelligente. Il giorno scivola senza clamori. Qualcuno potrebbe cercarmi, ma non sarei di aiuto. Non posso esserlo se non so nemmeno io dove mi trovo adesso. Qualcuno se la prende con me e forse ha ragione. Qualcuno rincara la dose nel colpirmi e forse ha intenzione di risolvere un problema personale cercando in me il colpevole. A questo punto non so cosa dire. Non so che fare. Quindi non faccio proprio nulla. Potrei arrabbiarmi. Potrei risolvere la questione con filosofia. Potrei attaccare o almeno difendermi. Forse sto aspettando, ma nemmeno. Faccio tardi sul mio divano e non mi curo di nulla. Doveva essere un inizio oppure la fine di qualcosa, ma non si direbbe ne l’uno ne l’altra. Dovrei pensare come un protagonista, o forse dovrei semplicemente pensare a qualcosa. Avrei da fare, ma non mi viene in mente proprio un granché. Non avere uno stato d’animo è sempre orrendo, soprattutto quando sai di non averlo e non ti importa comunque. Non sono presentabile. Non sono giustificabile. L’equilibrio è una ragnatela che sfida il vento, le intemperie, gli accidenti e si appoggia sulle opportunità. L’equilibrio è una ragnatela di seta finissima, su cui a volte sei carnefice altre vittima. E la seta è sempre molto dolce e morbida, anche se ti avvolge in un sonno senza risveglio.
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