domenica 4 maggio 2008

Right as rain























I'm a saint by name
I had a friend called 'generous Bilby'
He was a saint by name
His only vice was that he died
while I did a little dance
From dust to dust the preacher sighted
I did a little cry

I'm a drunk by name
Last there at long
It's not fair to blame me, for not believing what I saw
My only vice was that I danced in the shiny white shirt
He should have known
I'd be the last, to be there first

Right as rain

Tombstone and the damage done
how beautiful the naked skin
how beautiful it glows
This is where the bleeding stops
and this is what it shows
It has turned into a scar, the same
just the same, the same, the same

And anyway
This is where the sane will park
his foot upon your toes

I'm a man by name
Had a friend called 'deadly Bilby'
but he slipped away

And he said:
"pour me out some whiskey man,
there's something you should know.
The person that you take me for,
was buried long ago..."

Right as rain

Tombstone and the damage done
how beautiful the poetry
how beautiful the prose
This is where the story ends
and this is where it goes
It just turned into an alibi for a song

But anyway
This is where the sane will park
his foot upon your toes

( dEUS / Worst Case Scenario 1994 )



Sono davvero vivo
Lo so
Sono davvero già morto
Lo so bene
Sono già morto tante volte che vivere è come risorgere
Anche se per poco

Lo so

E tutto si ripropone all’infinito
Sono davvero morto oltre questi numeri
E ogni volta risorgere è bellissimo
E i santi fanno il loro dovere
Cadono sempre nel peccato, affondano le mani nel costato della grazia ma prima si godono l’inferno
Ancora non sanno di essere dei santi, ancora non sanno che dovranno cambiare il proprio nome
Perché dovranno dannarsi bene bene prima di arrivare all’illuminazione
Perché la terra dovrà creparsi al sole e sputare rettili urlanti prima che possano dire “ ascolto ”
Perché la sabbia dovrà bruciare nei loro occhi prima che possano vedere bene
Perché dovranno imparare a dare i nomi giusti alle cose prima di parlare
Allora non resterà che una giravolta nella polvere prima che venga a piovere per sempre
Polvere alla polvere, sollevata in aria da un calcio ribelle
Polvere alla polvere
Polvere alla pioggia
Pioggia alla pioggia
Una due centomila gocce e ancor di più, senza possibilità di contarle, cadono giù e cambiano il mondo sopra e sotto i tuoi piedi inzaccherati
Adesso,
piove così bene,
che non vuole smettere
Piove così bene che non deve smettere
Quello che c’era non c’è più, e quello che c’è è una realtà rilevata solo ai tuoi occhi
Come in una bolla, come in una camera oscura, come in apnea
I più scappano per non annegare, alcuni rimangono sotto i portoni, io sono solo una striscia che parte dalle sopracciglia e arriva a stento sulla punta del naso. Sono solo una striscia con due occhi e un respiro silenzioso, mentre cadono perle d’argento per lavare il mercurio che normalmente ci copre
Piove così bene che non vuole smettere
Piove così bene che non deve smettere
E tutto si ripropone all’infinito
Come se il tempo valesse solo per gli altri
Ecco dove sono morto
E se guardi un po’ più in là vedi da dove sono ritornato
È stupenda quest’acqua che non si cura di nessuno
Che cade e non ci vuole lasciare
Che s’affonda nella casacca e scende per il collo della tua t-shirt
Piove così bene che sembra proteggerci, mentre ci tira fuori dalle viscere il colore della nostra anima
Piove così bene che non vuole smettere, che non c’è bisogno di trovare un altro posto, che fa andare via i codardi, che un giorno saranno santi e beati
Piove così bene che non mi voglio proprio muovere, che non riesco nemmeno a descrivere com’è esserci dentro e quanto fa male uscirne
Piove così bene che non deve smettere
Piove così bene che mi sento giusto
Giusto come la pioggia
Che mi sento come la pioggia
Così bene
Così bene che non so se e quando abbia smesso
Per voi

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